Appuntamenti benefit di gennaio: 26 gen. Busto Arsizio e 29 gen. Ferrara

Gli ultimi giorni di gennaio, saremo ospiti di due eventi benefit per il nostro rifugio!
26 gennaio a Busto Arsizio e 29 gennaio a Ferrara!

Il primo è dedicato alle-agli amic* lombard* che ci vogliono sostenere nelle spese di mantenimento e cura delle belve che abitano con noi e che vogliono cogliere l'occasione per parlare un pò con noi ma che non riescono a venirci trovare a causa della lunga distanza e si terrà al Gusto Arsizio, uno dei più longevi locali vegan che propone una gatronomia semplice, casalinga e succulenta!
Quindi amic* segnatevi la data: 26 gennaio Busto Arsizio (VA) al Gusto Arsizio
Evento fb


Il secondo ci vede tornare un pò alle origini, alle vecchie compagnie, ai vecchi luoghi che consideravamo "casa" e nei quali torniamo sempre con immensa gioia...
Saremo a Ferrara per salutarvi ed aggiornarvi sull'andamento del nostro progetto e saremo saziati da La Vegana, altra storica gastronomia vegan dove la cucina semplice diventa meravigliosa.
Amic* della zona segnatevi questa data: 29 gennaio Ferrara presso La Vegana!
Evento fb



Ad entrambi gli eventi ci porteremo dietro la nostra distro di autofinanziamento con libri, opuscoli, magliette e spillette!
Vi aspettiamo!!

SE ANCHE TU VUOI ORGANIZZARE UNA PRESENTAZIONE, UN EVENTO BENEFIT OPPURE INVITARCI A PARTECIPARE CON IL BANCHINO A QUALCHE EVENTO, CHIAMACI ALLO 055996946 OPPURE SCRIVICI UNA MAIL agripunkonlus@gmail.com


14 gen. ART OF NOISE Decima Edizione

Lucio Massai in collaborazione con Centro Giovani Villa Severi presenta Art Of Noise 10.

Sabato 14 Gennaio la rassegna Art Of Noise festeggia il decimo appuntamento, e il primo del 2017, con il concerto dei GOMMA, una delle giovani proposte indipendenti più chiacchierate del 2016. Ad aprire la serate Il Pane 9, l'espirmento sonoro ideato da Lucio Massai che vede la partecipazione di vari musicisti aretini.

Mai fermarsi alle apparenze

La prima tinta ai capelli l'ho fatta a 14 anni.
Arancione fluorescente, talmente sgargiante che mia madre non mi riconobbe quando mi incrociò in bici mentre tornavo a casa.
Da allora tagli e colori sono stati miei compagni di viaggio, come le Madonnine che cambiano il colore con il tempo io cambiavo a seconda dell'umore.
Non sono mai stata discriminata per questo, ma d'altra parte la mia scuola era un Istituto D'arte frequentata da futuri artisti pazzerelli e dove ogni forma di cromia e stravaganza erano viste come creatività.
Poi venne il lavoro...anche lì tutto regolare....

ASSOCIAZIONE AGRIPUNK onlus: chi siamo, cosa facciamo, dove vogliamo arrivare


Ricordo di quando abbiamo fatto l'associazione... 30 Aprile 2015

ASSOCIAZIONE AGRIPUNK ONLUS,
tornare a vivere con semplicità semplicemente per tornare a vivere.
Questa associazione e questo blog nascono da un'esigenza, l'esigenza di rallentare.
All'occorrenza anche fermarsi per riprendere in mano la situazione.
Siamo immersi nella società dello sfruttamento, dove si fa tutto di corsa, si va tutti in una direzione per seguire la massa e perché te lo impongono con la forza.
Vige la convinzione popolare che chi riesce ad essere furbo o a fare il potente su qualcun altro, è un esempio da seguire.
La natura e tutte le forme di vita e gli ecosistemi sono considerati solamente degli schiavi dell'essere umano e delle sue tecnologie, beni materiali esistenti solo e unicamente per essere depredati dall'umanità senza alcuna forma di ritegno.
In un mondo fatto di gabbie e di cemento sentiamo l'esigenza di rallentare, fermarci e pensare che tutto questo non ci rappresenta, non ci soddisfa e non è sostenibile.
In un certo senso "aiutati" dalla crisi economica ovvero rimasti senza un lavoro convenzionale abbiamo così deciso di mettere in atto la tanto decantata decrescita però a modo nostro.. perché a noi le gabbie stanno strette.
Pensiamo che ogni essere abbia un diritto sacrosanto, primo in assoluto : la libertà… senza questa, non vi sono diritti e non possiamo accettare dei doveri.
Ogni singolo individuo indifferentemente dall'età, dal sesso, dalla religione, dall'etnia e dalla specie ha il diritto assoluto di vivere, essere ed esprimersi e poi infine morire nel rispetto della propria natura di essere libero e senziente.
Purtroppo questo diritto è negato dal reale andamento delle nostre società antropocentriche. 
Tutte le forme di sviluppo delle civiltà moderna sono basate sullo sfruttamento spietato delle risorse e degli esseri viventi.
Decrescere per noi significa tendere allo stile di raccoglitore dei nostri avi remoti, ricordando sempre la politica antifascista transumata in antispecismo grazie alla resistenza di tutti gli animali.
L'amore per la terra e per gli animali con vero rispetto degli esseri, radici abbandonate per la rincorsa del posto di successo, l'auto nuova e tutta una serie di orpelli tecnologici dei quali la propaganda capitalista ci aveva convinto di avere bisogno.
Tornare a vivere con semplicità, semplicemente per tornare a vivere.
Le nostra attività sono basate sulla ristrutturazione di un casale toscano da adibire ad alloggi per coloro che volessero venire come volontari o decidere proprio di venire a vivere qui con noi, sulla coltivazione di orti che possano dare sussistenza, sulla creazione del rifugio per gli animali di qualsiasi specie che qui troveranno le cure e l'occasione per tornare a vivere davvero.
Qui chi viene ad alloggiare vorrà aiutare a lavorare, contemporaneamente imparerà a cogliere i frutti da cucinare insieme nella cucina comune.
Organizzeremo corsi su temi a noi cari come l'antispecismo e la lotta ad ogni forma di dominio e prevaricazione, la cucina cruelty-free semplice ed accessibile a tutti, la coltivazione e il mondo contadino.
Verranno organizzati anche eventi artistici : musica, disegno, scultura e quello che verrà.
Vogliamo anche dare disponibilità di spazi e servizi ad altre associazioni affini, per la realizzazione di convegni ed eventi.
Abbiamo tantissimi progetti in mente...
Tutto questo alle porte del paradiso del Chianti a metà strada tra Arezzo e Siena.

I fondatori : Dez & David

Respira...

Poco più di 3 anni fa conobbi David e vidi per la prima volta dove abitava: accanto ad un allevamento intensivo di tacchini.
Insieme iniziammo un percorso di vita, di consapevolezza e di lotta.
Dopo un anno riuscimmo ad alzare il velo dell'omertà sulle condizioni in cui questi animali venivano allevati e sulle menzogne degli allevatori e delle associazioni ambientaliste e pseudoanimaliste relative al cosìdetto "benessere animale".
Dopo un altro anno la nostra voce fu ascoltata e l'allevamento chiuso...



All Cows Are Beautifull

Prima di scendere dal camion
Finalmente, dopo mesi di attesa e tira e molla, sono arrivate 3 delle mucchine salvate da noi e dalla Rete dei santuari per animali liberi, grazie all'impegno nostro, di Cristina e di Vitadacani, provenienti dalla stalla degli orrori di Suzzara.
Sono arrivate ieri sera alle 21 con il buio.
Erano un pò spaesate e stanche per il lungo viaggio, soprattutto diffidenti ma un buon ciuffino di fieno una ad una le ha convinte a scendere.
Cosa che hanno apprezzato parecchio...appena trovati acqua e cibo si son convinte di essere nel posto giusto e si sono calmate.

Io, Verdena e Polz

Questa mattina siamo andati a svegliarle portando loro 3 cassettine di doni gustosi.
Le abbiamo trovate molto più serene, si avvicinano e seguono David ovunque.
Abbiamo anche finalmente deciso come si chiameranno:
Polz la più scura, curiosa e spavalda
Verdena la più schiva con la V bianca in fronte e
Io, la più bianca, grande e serena.







 Volevamo scrivere tante cose oggi sul loro arrivo..ma in verità siamo talmente felici che loro 3 e le loro sorelle che sono arrivate a Porcikomodi, Ippoasi e Miletta siano finalmente in salvo che non ci vengono le parole....restiamo in silenzio ad ammirarle e, sempre in silenzio, respiriamo insieme a loro uno spiraglio di cambiamento, di risultati e di concretezza.
Loro dovevano finire in un mattatoio, non ci arriveranno mai più.
Loro dovevano essere scarti, ora hanno un nome.
Loro erano macchine, ora sono libere.




Solo una cosa però dobbiamo dirla, perchè è accaduta grazie a loro, grazie al passato di questo posto, grazie al nostro impegno e testardaggine per voler fare tutto con le nostre mani e ad ogni costo...
questa foto che segue è quello che il veterinario dell'Asl 8 del Valdarno ha scritto e timbrato di suo pugno sul foglio dell'anagrafe animale di Agripunk onlus...

Chi è qui dentro e chi ci entrerà, dal 27 agosto 2015, è LIBERO davvero e non sarà mai più considerato da NESSUNO come cibo o come qualcuno da sfruttare per produrre cibo.


1 ottobre 2015

30-9-2015


Mura di cemento, tetti di amianto e un freddo pavimento.
La luce del sole è sostituita da due lunghe file luminose ed il vento fa uno strano ed assordante rumore.
Per chiacchierare un po’ con qualche compagno di prigionia devo gridare.
Qui dentro tutti ci lamentiamo per qualcosa.
Ci lamentiamo gridando nella speranza che qualcuno ascolti.
C’è chi si lamenta perché ha il becco tagliato troppo corto
e non riesce quindi a mangiare bene.
Qualcuno si lamenta perché gli manca qualche dito,
mozzato quando ci hanno tagliato le unghie,
e non riesce a mantenere l’equilibrio sul pavimento scivoloso.
Altri si lamentano perché c’è poco spazio
e con il continuo strusciare l’uno all’altro
gli ha rovinato le piume.
Restiamo qui passando giorni e notti artificiali,
a volte un lungo ed interminabile unico giorno
chiedendoci cosa ci sia fuori.
Qualcosa deve pur esserci.
Sentiamo rumori e suoni quindi per forza deve esserci.
E ci chiediamo se mai riusciremo a vederlo.
Intanto ci inventiamo storie,
facciamo ipotesi e scommesse,
immaginiamo e condividiamo queste immagini.
Sempre gridando.
E quando si aprono finalmente le porte,
invece della luce vera del sole,
vediamo le luci ancora finte di un camion.
Uno ad uno veniamo caricati, pressati, pigiati ed ammassati.
Non abbiamo nemmeno il tempo
di dare un’occhiata a cosa abbiamo intorno…
siamo nati qui dentro o portati qui
quando eravamo molto piccoli
quindi non ne sappiamo nulla del fuori.
Ci portano a fare un viaggio.
Nel mentre sorge il sole e finalmente,
pallidi ed accecati,
riusciamo a sentirne il calore.
Ma è così breve.
In un attimo si spengono tutte le luci.


LE GRIDA STRAZIANTI CHE NESSUNO ASCOLTA, DOVREBBERO FAR SECCARE IN GOLA LE PAROLE E FARE ALZARE LE FOLLE.

30 agosto 2015

SIRIA

Secondo la mitologia greca, Io era una sacerdotessa della quale Zeus s'era, come al solito, perdutamente innamorato.
Per non farsi scoprire dalla giustamente gelosissima moglie Era, Zeus utilizzava vari stratagemmi e metamorfosi per riuscire ad arrivare in segreto dalle sue amanti.
Per andare a trovare Io si trasformava in nube dorata, entrava nella sua casa, l'avvolgeva e così si univa a lei.
Era però, ormai sfiduciata nei confronti del marito infedele, conosceva bene questi stratagemmi quindi lo seguì e scoprì tutto.
Zeus per non far torcere un capello ad Io, avendo promesso alla moglie di non averla mai toccata, quando fu scoperto la trasformò in mucca sperando così di riuscire a farla fuggire alle ire della moglie che invece non gli credette e continuò a torturare la giovane giovenca in ogni modo possibile...

Verdena

Verdena è una delle prime mucche di Suzzara che abbiamo visto in foto, stava nella stalla insieme ad Io, già amiche oltre che compagne di prigionia e all'inizio era “quella con la V bianca”.

Regalo di un fratello

L'isola che c'è
Chiudete gli occhi. Immaginate una valle, una piccola valle nascosta, circondata da boschi di roveri, silenziosa, dove anche il vento l'accarezza dolcemente e la lascia riposare. Una valletta celata da sguardi indiscreti, protetta, nascosta dal caos frenetico della città... Lontana dalle moltitudini che quotidianamente rincorrono uno status deciso da altri, schiave loro stesse di una condizione di non appartenenza. Adagiata ai piedi della minuscola valle una piana, una piana al primo sguardo dolce, verde, sicura. Lentamente però osservandola con più attenzione ci si accorge che essa è troppo grande per una carezza di colline appena accennate, una piana importante contenuta a fatica da una corona di terra e roccia, querce e roverelle. Inchiodati, sprofondati con la forza del cemento una linea di capannoni giganteschi la occupano per gran parte, ecco, svelato forse il mistero di tale ampiezza, la piana ha le dimensioni misurate da migliaia di metri quadri di pareti, feritoie di metallo gelido, pavimenti umidi e bui, tetti che sfidano il cielo a una guerra a cui nessuno voleva partecipare. Chiudete gli occhi. Toccate le pareti, appoggiate le mani e dopo un attimo verrete travolti.

Comincerete a sentire i rumori di fondo, a una prima superficiale lettura sembrano un infinito stormo di anatre selvatiche che riunite balzano per un ultimo saluto prima di emigrare verso lidi piu' caldi, sicuri. Animali liberi che dialogano allegri preparandosi a un lungo viaggio. Ma questa sensazione di pace svanisce velocemente. Più l'orecchio si tende, come un arco consumato da troppi schiocchi, e più si ha la sensazione che quei rumori di fondo non siano poi così rassicuranti. Ogni secondo trascorso con le mani sulle pareti amplifica il disagio innalzandolo a tali frequenze che i timpani cominciano a sanguinare, no, non è uno stormo che posa la sua dolce ombra sui campi sottostanti, non sono suoni che ti invitano a riposare ma sono grida, urla che non danno scampo. Decine, centinaia, migliaia di grida esplodono come un temporale minaccioso. Un terrificante, violento e innaturale temporale ti strappa il fiato lasciandoti senza voce, i polmoni sussultano, cercano ossigeno in una disperata corsa verso un cuore che ha già capito tutto. Ti fermi, rimani bloccato, le gambe non acconsentono più a seguirti, ti sono nemiche, vogliono solo voltarsi e scappare via. Fai uno sforzo immane per rimanere in equilibrio, ti appoggi alla parete ma ecco che vibra per l'onda d'urto di un dolore passato, un terremoto di piume fradicie, ali incastrate, becchi tagliati, zampe spezzate. Calma !, calma...., riprendi il respiro, ti sforzi di pensare ad altro, guardi in alto, una piccola rondine passa velocemente in piccoli cerchi, si avvicina, sente il buio della vita che trasmetti e in un battito frenetico scappa via. Ansimi, la frequenza sale, il tremore delle mani non accenna a smettere, le osservi, non riesci a dare un freno ai singhiozzi, stringi le labbra in un ultimo morso di coraggio e poi urlando con l'ultimo fiato che hai in gola chiedi scusa, scusa, scusa. Squarciando il tuo petto cerchi di respirare, abbassi gli occhi, serri i pugni e violenti le tue gambe che non sentono l'impulso a muoversi, poi, ti concentri sul bosco circostante, si, hai una via di fuga, ormai sordo dai lamenti ti tendi come una molla e scompari, scappi via.....stacchi le mani. Chiudete gli occhi. Capannoni nascosti, lager impenetrabili che si aprono e si chiudono solo per fare caricare e scaricare migliaia di vittime, la loro unica colpa essere degli oggetti, delle cose, della carta straccia. Vittime costrette a sopravvivere ammassate senza aria, ferite, umiliate e torturate per ingrassare individui feroci e accontentare la gola di altri. Migliaia di piccoli esseri privati non solo della libertà, della vita, della loro natura ma insultati anche da morti, scherniti, presi a calci. L'olocausto dura mesi, anni, poi si ferma, viene fermato, nessuna dittatura è eterna. Adesso, aprite gli occhi. L'erba ha acquistato un verde brillante, spacca il cemento creando fessure sempre più larghe. Decine di animali: colombi, capre, pecore, mucche, galline, maiali, cinghiali e altri fino a poco tempo prima segregati respirano spensierati tra i corridoi dei lager, inconsapevoli del dramma che quelle pareti hanno testimoniato, ma portatori loro stessi di altri drammi, altri lager. Timidi si affacciano alla piana e dopo un ultimo sguardo fugace si lasciano trasportare dall'aria profumata di una nuova primavera. Un piccolo laghetto traspira umidità, le sue acque un tempo marce di morte sono finalmente limpide, placate. Piccoli alberi da frutto riposano all'ombra di colline liberate, una leggera sinfonia di saltelli accompagnano un torrente simbolo di una rinascita. Spalancate gli occhi. Questo non è un sogno, una fiaba per costringerci a vivere di fianco alla sofferenza, per non pensare, o un incubo che ci attanaglia le notti insonne, ma è realtà. Questo angolo di terra, questa valletta strappata alla violenza esiste. La chiamerei “l'isola che non c'è” ma non posso questa isola è palpabile, è presente. Nascosta da una cintura di alberi complici, da profumi delicati di fiori di collina, da rumori familiari, semplici, sereni, finalmente sereni. Abitata da animali umani e da animali non umani, insieme, rispettandosi e imparando da ognuno nuove esperienze. Qui gli animali non vengono acquistati per uno stupido concetto di liberazione, qui vengono strappati dalle morse del sistema. Ormai e' mattina devo partire, un ultimo sguardo alla piana, ai suoi colori e poi mi volto, respiro profondamente, le sensazioni di comprensione qui hanno un senso. Mi allontano, non mi accorgo che qualcuna mi sta osservando, tranquilla, le ferite ormai rimarginate da tanto tempo, una forza di tale portata che intimidisce, una testimone diretta dell'ecatombe, l'ultima sopravvissuta all'infinita, assurda giostra del dolore. Poi una sensazione, mi volto e la vedo, riesco a salutarla, ora riesco a sorridere, ora riesco a respirare... <Ciao Giorgina, ciao piccola> All'orizzonte si staglia una piccola nuvola, sembra quasi abbia la forma di un cuore, chissà mi dico, forse anche le nuvole vogliono chiederti scusa... Olmo 25 febbraio 2016

Stella's Story


Ciao! Io sono Stella e sono un vitello nato libero.
No, non sono una vitellina anche se il nome inganna, sono un bel torello di mukka Frisona, nato qualche giorno prima dell'equinozio di primavera.
Mi hanno dato questo nome perchè quando sono arrivato ero piccolo, brillante e pulsante come una stella.
C'erano grosse aspettative su di me.
La zia Io purtroppo aveva perso il suo cucciolo qualche mese prima e i suoi amici avevano sofferto molto, la perdita di Siria ha fatto a tutti molto male...quindi erano tutti molto in ansia per mia mamma Polz e per me, anzi direi che erano abbastanza nel panico!

LiBeRi E SeLvAgGi

Vi regaliamo il video di un avvistamento avvenuto qui nel nostro frutteto.
Un giovane capriolino che esplora la vita, corre come il vento e ha qualcosa di molto importante che pochi riescono ad avere :
la Libertà.
Buona Visone!

Un Video Lungo 2 Anni (e oltre)

Volevamo fare un breve video che riassumesse quello che è cambiato e quello che è successo da quando è iniziata la nostra avventura.
Abbiamo iniziato con qualche fotina e poi "no metti anche questa", "nooo questa ci deve essere", "aspetta ne ho fatte ora di nuove bellissime" e insomma alla fin fine ci siamo ritrovati con un film di un'ora e rotti.
Abbiamo provato ad accorciarlo in qualsiasi modo ma ogni pezzetto che si provava a levare sembrava così significante da dover restare e ci dispiaceva.
Sappiamo benissimo che NESSUNO (genitori a parte) avrà mai la forza di guardarlo tutto, perchè troppo lungo però ogni cosa, ogni istante, ogni fotogramma di questo video è un pezzo importante di storia, della nostra storia perlomeno e di quella di tutt* coloro che dall'inizio ci aiutano e supportano.
Se è troppo lungo per voi, mettetelo in pausa e guardatelo "a puntate".
Se la musica non vi piace, guardatelo con il mute.
Se non ve ne frega nulla, non guardatelo...

Regalo di un fratello per Scilla

Scilla è arrivato ad Agri!!

Buio.

Freddo.

Non respiro, mi manca l'aria, aiuto!

Vicino a me centinaia di fratelli, sorelle che piangono, urlano, si schiacciano fra di loro, perche?

Traccia le stalle galleggianti!!! BRITTA K - SCILLA

Abbiamo scelto per voi alcune delle navi Livestock. BRITTA K - SCILLA

Così vi potrete divertire a passare notti insonni a tracciare i percorsi che fanno le navi della Via lattea delle mucche!!

***Aggiornamento.
Abbiamo sostituito la defunta ELEVATION battente bandiera olandese con la BRITTA K.
La ELEVATION risulta "Decommissioned or Lost" ma gli hanno cambiato il nome in HAIDAR. Seguiranno ulteriori indagini.
La BRITTA K è stata inserita perché dalle indagini degli agenti di FUORIMANO risulta la sospettata numero 1 del reato di abbandono di vitello denominato SCILLA nello stretto di Messina.

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Milky (cow) Way ossia "la via lattea delle mucche"

Tutto nasce con un piccolo dilemma che iniziò ad assillare delle persone:
come mai certi hamburger costano così poco?
Per "certi hamburger" si intende nello specifico quelli dei fast food, quelli di McDonalds (per fare un esempio a caso) che costano 1 euro e che incredibilmente scendono a 50cent durante specifiche promozioni.
Come può costare così poco la vita di una mucca?
Come fanno a guadagnarci comunque milioni di euro?
Ci siamo messi ad analizzare certi dati e siamo arrivati ad una delle soluzioni possibili, aiutati al contrario e per esclusione anche dai discorsi sulla "carne felice" e sugli "allevamenti etici"...

Le Magline Che Aiutano Le Mucchine

Le nostre mucchine sono seducenti, lo sappiamo.
Chi le conosce rimane ammaliato dal loro spirito ribelle, dalle loro cavalcate puledresche, ma soprattutto dalla loro bellezza e dal loro recupero.
Scilla

Polz

Verdena & Io

Stella
Qualcuno in particolare, dotato di mano santa, è rimasto talmente colpito da mettere la propria arte e talento a disposizione di Polz, Io, Verdena, Stella e Scilla e da creare una linea di magliette disegnate e serigrafate da loro la cui vendita è destinata al 50% proprio a loro, i nostri adorabili bovini come contributo per il loro mantenimento e cura.
La prima fantastica persona è Mala Strella che ha creato la maglia God Save The Cow!
Mala Strella girella per mercatini per scovare le magline particolari che qualcuno non vuole più e le trasforma con i suoi disegni in magliette che tutt* vorrebbero!
Fatevi un giro nel suo sito! Non ne uscirete più! Seguite anche la pagina FB per sapere a quali eventi e mercatini potete trovarla!

La seconda fantastica persona è Michele, disegnatore spettacolare che per aiutarci, anche con Scilla del quale senza conoscerlo aveva già fatto il ritratto, ha creato la linea di maglie All Cows Are Beautiful il cui ricavato della vendita è al 50% donazione per le mucchine.

E poi... c'è la terza maglia!
Aca Toro disegnata da Dez e dedicata ai torelli 

Queste magliette meravigliose le potete trovare ai nostri eventi e banchini oppure ordinandole tramite la pagina FB direttamente a lui oppure ancora facendovele spedire da noi.

Crowdfounding "Con occhi animali" per Agripunk onlus


Con occhi animali è una nuova autoproduzione editoriale a tema antispecista di Stefania Bisacco, realizzata con finanziamento crowfounding che raccoglie tanti soldini per il nostro rifugio!!!
Visita anche la pagina dedicata su Produzioni dal Basso!
I protagonisti di questa breve storia in forma di filastrocca sono animali di ogni genere, che ci accompagnano alla scoperta delle gioie e dei dolori del mondo - e del difficile rapporto con gli umani - visto attraverso i loro occhi...

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