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Asta per l'invendibile Rat's Escape ossia ASTA PER L'ULTIMA!

Questa maglietta ci si accolla ormai da 3 anni e mezzo, è una S, piace a tutti, tutti la prendono in mano, l'accarezzano, la adorano ma poi la abbandonano sul banchino...a volte senza nemmeno ripiegarla.
Siamo stanchi di vederla così, sedotta ed abbandonata.
Il disegno Rat's Escape nasce come schizzo per una serie di quadri 4 anni fa:
Rat's Escape appunto, contro la sperimentazione animale,

I'm Not Happy In A Zoo, la giraffa contro la reclusione degli animali esotici,
Vegan Do It Better, piccolo momento di ego vegano e
I'm Not Your Steak, la mucchina contro il consumo di carne che alla fine è l'unico diventato anche un quadro.



Gli altri schizzi non sono mai diventati quadri perchè, quando a dicembre 2012 organizzammo il Polesine Antifa, pensammo di trasformarli in magliettine e così queste furono le prime magliette, insieme a quelle con il DroGatto, che ci aiutarono ad autofinanziare gli albori di Agripunk.
Sono tutte finite, molti di voi ne ha qualcuna nell'armadio, però lei, la ultima Rat's Escape rimane qui... assopita nel nostro trolley, spostata da un posto all'altro ha viaggiato e visto molte cose.

Ma perchè rimane questa maglietta?
Forse perchè con la chiusura di Green Hill e le nuove leggi che vietano l'allevamento per la sperimentazione di cani, gatti e primati, si pensa che la sperimentazione animale sia una cosa che si sta vincendo.
Vedere quei cagnolini adorabili tranquilli tra le braccia di persone amorevoli dopo l'inferno che hanno dovuto subire, ci rassicura e ci fa sperare che la fine della sperimentazione animale sia vicina.
Solo l'occupazione dello stabulario di farmacologia a Milano ha ricordato a tutti che esistono anche loro.
Ed esitono sempre, ancora...
Quanti animali ancora vengono torturati nei laboratori?
Proprio per questo vi proponiamo l'ASTA PER L'ULTIMA, per riportare un pò l'attenzione su tutti quegli animali per i quali non esiste ancora nessuna tutela.
Topi, ratti, cavie, criceti, conigli e tanti altri animali fino ad arrivare ai pesci, ogni giorno ancora vengono fatti ammalare e sezionati per scoprire nuove cure o testare nuovi materiali e sostanze chimiche.
Animali piccoli, facilmente gestibili, dalla riproduzione veloce e prolifica.
A volte geneticamente modificati vengono costretti a sopportare e morire per malattie e patologie delle quali loro non sarebbero mai nemmeno affetti, gli vengono instillate le nostre fobie, le nostre paranoie, i nostri malesseri fisici e psicologici.
Malleabili, manipolabili e concepiti, alcuni di loro, dall'immaginario collettivo come bestiacce che fanno paura, senso o addirittura schifo giustificandone la strage silente di ogni giorno.
Pochi sanno che invece sono animalini dalla complessa struttura sociale, con interazioni familiari molto forti, socievoli, curiosi ed affettuosi.
Pochi sanno forse anche che ogni tanto si riesce a portarne fuori qualcuno dai laboratori, salvando loro la vita e che la maggior parte di questi fortunati è in cerca di una famiglia che si prenda cura di loro.
Ci sono molti rifugi e persone che danno la loro vita al recupero e all'adozione di questi topini e affini, in particolare ci teniamo a segnalare un rifugio a Parma, 
Gli Ultimi, che li accoglie, li cura, li riabilita e poi li fa adottare.
Questo rifugio in questo periodo ha tantissimo bisogno di adottanti per dare una casa ai topini lì ospitati e per dare la possibilità di liberare spazi per accoglierne altri che potrebbero essere salvati.
Vi invitiamo quindi a contattarli per chiedere info e per proporvi come adottanti per una di queste piccole meraviglie!

In verità alla fin fine la maglietta ce la teniamo come mascotte, ma ci piaceva l'idea di usarla come pretesto per convincervi ad adottare un topotto ed a aiutare chi si occupa di questi animalini, considerati gli ultimi tra gli ultimi.