MANIFESTO


***AGGIORNAMENTO!
Per sapere com'è andata poi, vi rimandiamo a questo post:

ADOTTA UN ETTARO LIBERATO

David abita ad Ambra da circa dieci anni.
Ci siamo conosciuti nel 2012 e ad inizio 2013 mi sono trasferita qui dopo essere stata licenziata per la chiusura della Sacaim di Venezia.
Dietro casa c'era e c'è tutt'ora ma è inattivo, un allevamento-lager di tacchini per Amadori, noto marchio che rifornisce gli scaffali di tanti supermercati e macellerie.
7 capannoni stipati all'inverosimile, circa 30000 creature ogni 6 mesi deportate al macello per finire negli scaffali dei supermercati costrette per 3 mesi a vivere senza luce del sole e senza aria, ma solo con illuminazione al neon 24 ore su 24 e impianto di condizionamento per mantenere la temperatura stabile che riversa nell'aria polveri sottili di legno misto a guano...

Natale e Capodanno tra le belve


***MENU' DI CAPODANNO***

ANTIPASTI
Tortino di Basmati all’uvetta e mandorle
Pinzimonio con soyanese alle erbette

PRIMI
Pasta al forno al ragù di porcini e noci

SECONDO
Seitanino con lenticchie

DOLCE
Torta della Nonna Vegana

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Oltre ai sabato e alle domeniche di dicembre, abbiamo deciso di accogliere chi volesse stare con noi anche a Natale e Capodanno.

Precisiamo che non lo facciamo perchè sentiamo così vicine ed importanti queste festività (anzi le consideriamo figlie del solito capitalismo e dominio che combattiamo ogni giorno).
Lo facciamo perchè sono periodi di pause lunghe in cui una persona potrebbe essere più comoda a farsi il lungo viaggio per venire da noi, cogliere l'occasione per conoscerci, passare qualche giorno di libertà spartana e mangiare un buon pranzo o cena vegan, senza contribuire alla grossa distribuzione, alla ristorazione fine e se stessa ma contribuendo invece alla realizzazione di un sogno.
Vi si chiede un pò di collaborazione o un'offerta per i giorni che volete soggiornare da noi e un'offerta di 30 euro per il pranzo di Natale e il cenone di Capodanno.
Ovviamente, soprattutto per Capodanno, niente botti-casino estremo-molestie notturne alle belve visto che per loro, anche se è la fine dell'anno, comunque sia è notte e la notte si dorme.
Il menù verrà deciso a breve e palesato in tutta la sua beltà-bontà qui.
Vi ricordo che se restate con noi qualche giorno, potrete anche assistere alle nostre autoproduzioni carpendone i segreti che nessuna ricetta scritta vi potrebbe svelare.
Per prenotare (eh si abbiamo bisogno di essere avvisati prima per organizzarci visto che siamo sempre coperti di cose da fare) vi chiediamo di scriverci una mail specificando in oggetto NATALE o CAPODANNO, scrivendo quando e in quanti verreste e noi vi forniremo tutte le info del caso.
La mail alla quale scrivere è dezynoir@gmail.com
Se proprio proprio non avete la mail, scrivete pure un messaggio nella pagina Facebook.
Grazie

Dicembre è iniziato

Dicembre è iniziato, il freddo finalmente ci fa sentire che è inverno e il primo week end "open" di Agripunk è passato.
Week end lungo, tra l'altro, che ci ha portato un bel via vai di persone, doni e lavoretti da fare.
All'inizio eravamo un pò incerti sull'iniziativa (si sa che siamo un pò allergici alle folle e alla società) invece questo primo appuntamento ha riempito noi di soddisfazione, le belve di coccole e pappe e voi che siete venuti, di aria pulita e pappe buone... talmente buone che ve le siete pure portate via!
Vogliamo ringraziare infinitamente tutti coloro che son passati per un'ora, un giorno, 3 giorni e che hanno voluto condividere con noi la nostra tavola, la nostra casa e le faccende quotidiane.
Sono venuti sia coloro che ormai in un modo o nell'altro stanno entrando nel tessuto connettivo di Agripunk, sia persone nuove.
Premio "tenacia" ad un ragazzo di Varese che ha sfidato Trenitalia, diligenze, fiumi, monti e ore interminabili di viaggio per venirci (finalmente) a trovare e che appena arrivato a casa il primo messaggio che c'ha mandato è stato "mi mancate già, sento un vuoto dentro.."
Una cosa ci colpisce tantissimo di chi viene a trovarci per la prima volta...
Noi abitando qui e abitandoci anche quando i capannoni svolgevano la loro funzione di lager, ogni giorno guardiamo questo posto con occhi proiettati al futuro.
Tante lacrime abbiamo versato "prima" ed ora che siamo in lotta per convertire questo posto, guardiamo le cose appunto pensando al futuro... lì ci facciamo la voliera, lì ci mettiamo i conigli, lì la serra e così continuando.
Chi viene qui per la prima volta girella tra i capannoni guardandosi intorno mentre noi parliamo e raccontiamo e ad un certo punto ci rendiamo conto di quanto questo posto colpisca le persone.
A noi sembra un sogno che ora sia chiuso, ma chi lo vede per la prima volta lo vive come un incubo... ci si rende finalmente conto di cosa sono veramente gli allevamenti intensivi e ci si immedesima davvero con le povere anime che lì dentro hanno passato i loro ultimi attimi.
Per fortuna basta girarsi un attimo per essere assaliti dai caprini e vedere le maialotte mangiare felici coi polletti che scroccano per far ritornare la speranza.
Ed è qui che siete fregati, che sentite l'esigenza di tornare, che iniziate a progettare e magicamente vi ritrovate proiettati al futuro come lo siamo noi.
Abbiamo bisogno di persone come voi, date una speranza al genere umano.
Vi ringraziamo infinitamente!!
Voi che siete già stati qua sappiamo che tornerete e a voi che state leggendo e che ancora state pensando se farlo oppure no...
Le distanze sono relative... che state aspettando?







20 dicembre, Presidio contro il mattatoio di Roma



Sabato 20 dicembre anche Agripunk aderisce, supporta e partecipa al presidio davanti e contro il mattatoio di Roma.
La schiavitù degli animali inizia negli allevamenti di riproduttori: tramite inseminazione artificiale, future tristi mamme vengono fecondate, le uova vengono loro subito levate per poterle ri-fecondare e ricominciare da capo la tortura mentre gli altri figli vengono portati via per poter depredare queste mamme del latte.
Quando i pulcini covati dalle incubatrici vengono alla luce e quando altri figli vengono strappati alla loro madre, vengono portati negli allevamenti da ingrasso che tristemente conosciamo.
L'ultimo viaggio, dopo pochi mesi di prigionia, li porta tutti indipendentemente dalla specie di appartenenza nello stesso posto dove impauriti, stremati e sopraffatti vengono infine uccisi.
Questo luogo è il mattatoio.
In ogni città ce n'è uno proprio accanto alle vostre case, ai vostri luoghi di lavoro e svago.
Contrastare il consumo di carne presidiando davanti ai negozi o nelle piazze si, è efficace ma ci si allontana alla fin fine dai luoghi VERI di tortura dei quali chiediamo la chiusura: allevamenti e appunto mattatoi.
Lì finiscono la dignità, la vita, e la speranza e da creature viventi queste anime innocenti si trasformano i cibo, materia prima, cose da consumare.
Davanti a questi posti bisogna andare.
Questi sono i posti da colpire.
Tutti abbiamo il dovere di far conoscere e vedere quello che accade dentro a questi posti.
Questo è la motivazione dell'esigenza di questo presidio.
Inoltre scendiamo in piazza per essere complici e solidali con l'azione di blocco dei camion della morte, messa in atto in Canada poche settimane fa, da parte di alcun* attivist* che si sono recat* di fronte un mattatoio di Toronto e hanno bloccato i camion carichi di individui destinati al massacro. Il presidio di Toronto è stato represso con brutalità e violenza, e alcun* attivist* arrestat* solo per essersi seduti davanti a un cancello. 
A loro esprimiamo tutta la nostra solidarietà e complicità, ed esigiamo la loro liberazione immediata, insieme alla liberazione di tutt* gli e le attivist* incarcerat* per difendere la libertà. 



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