Le nostre amabili belvette

Vi presentiamo le dolci creaturine che condividono con noi l'avventura Agripunk.
Alcuni vengono da situazioni belle, altri da situazioni molto meno piacevoli.
Ma in comune hanno la possibilità di una nuova esistenza al di fuori delle regole speciste imposte dalla mentalità comune.
Vivono tutti insieme, condividendo gli spazi in serenità e provvedendo ognuno alla cura dell'altro.
Quando uno di loro si ammala, tutti si allarmano e quando guarisce, tutti ne gioiscono.
Ecco a voi le nostre belvette!!



Iniziamo con lei, la principessa Maria. Per gli amici e per le "urla di richiamo" semplicemente Marì. Nata a febbraio 2013 a S.Giovanni Valdarno è con noi da aprile dello stesso anno e da quel giorno ci infonde amore incondizionato e ci devasta la casa. Ha un amore segreto e profondo con Diablo ed è la guardiana fidata dei pennuti.


Lei è Iris, miciona di 3 anni con qualche problemino di salute. Arrivata a giugno 2014 per separazione degli umani che la accudivano. Con lei è impossibile cucinare in santa pace, ha una vera ossessione per il cibo. Soffre parecchio il cambio casa ma confidiamo che prima o poi ritorni a fare le fusa e ci accetti come nuovi amici umani

L'ultima arrivata Raia.
5 mesi di morbidezza e coccole.
Adottata tramite lo Scudo di Pan di Arezzo, stava da 20 giorni abbandonata in un parcheggio.
Appena abbiamo visto il suo appello non siamo riusciti a resistere, è stato amore a prima vista..che lei ricambia con una dolcezza assoluta.
Combattiva e ancora un pò impaurita si sta abituando bene alla nuova casa e alle leccate dei cagnoloni.


Ed ecco i nostri caprini.
Lui è Antonello, insieme al fratello erano frutto di una gravidanza indesiderata e sarebbero stati designati al pranzo pasquale.
Per fortuna erano nel posto giusto e dei cari amici sono riusciti a cambiare la loro sorte.
 Antonello è il "capro-capo" per eccellenza, testardo e deciso non esita a farti assaggiare la potenza dei suoi cornetti appena gli volti le spalle. Il suo nome è dedicato ad una carissima amica e splendida persona, Antonella di Vicenza perchè grazie a lei e alla sua mobilitazione siamo riusciti a provvedere alla loro adozione.



Lui è Mirtillo, il più coccolo dei fratelli.
Adora i grattini tra i cornetti, i bacini e le corse in compagnia.
Il suo nome è stato scelto dai ragazzi veg di Vicenza che ci hanno aiutato tanto.



Loro ormai le conoscete però forse non tutti le hanno riviste nel loro nuovo splendore.
Loro sono il motivo per il quale tutto questo esiste.
A loro dobbiamo tutto quello che facciamo.
Giorgina e Lisetta, tacchine "da carne" liberate ad aprile 2014 a volto scoperto dall'allevamento intensivo di tacchini situato dietro casa nostra e dove, fino a fine maggio, circa 60000 creature l'anno venivano allevate e condotte al macello.
Questo è l'allevamento che cerchiamo di rilevare per trasformare in rifugio.
Perchè nessun tacchino più deve provare quello che hanno provato loro li dentro per 3 mesi.
3 mesi eterni e brevissimi dopo i quali la loro vita sarebbe terminata e ridotta ad una scatola in un banco frigo.
Le loro sorelle e fratelli muoiono ogni giorno, ancora..ma loro sono qui, ancora, per far capire che  "tacchino" non è solo fesa e cosce e petto, ma invece è un cuore, un anima, un cervello intelligentissimo e vivace e una personalità spiccata e adorabile.


Altre nuove arrivate, Cleo e Nefer.
Vagavano per Arezzo e bazzicavano un pò i cortili dei condomini, un pò i parchi della zona, un pò le strade.
Qualcuno gli dava da mangiare però si è reso conto di quanto fossero in pericolo tra auto e persone che tentavano di acchiapparle, così ci hanno contattato e ora le due faraone si godono il podere scavando buche in ogni dove.
Curiosità: sono molto, molto ma molto più protettive nei confronti del loro nido rispetto alle tacchine, anche se per entrambe si tratta comunque di uova sterili.
Questo fa capire quanto per gli uccelli sia un trauma lo sfruttamento per le uova e quando ne soffrano quando gli vengono portate via.


E ecco i nostri cagnoloni, Ombra la mamma con i suoi "piccoli" Diablo e Zena.
Loro sono i guardiani assoluti di tutti e tutto, nessuno può nuocere a qualcuno degli abitanti senza passare prima da loro.
Però chi li conosce sa quanto sono adorabili , soprattutto con gli altri animaletti.
Diablo e Zena hanno un debole per le gatte, Ombra invece ha adottato i capretti con i quali si diverte un mondo.


 Questa è la tribù di Agripunk, animali di varia specie che convivono tranquillamente tutti insieme, rispettandosi e volendosi bene.
Noi provvediamo al loro benessere e felicità, senza richiere loro nulla in cambio.
Anche perchè in cambio ci danno già il loro amore e la loro riconoscenza, e a noi non serve altro.





Nota: In questo album/ articolo avrebbe dovuto esserci ed è giusto che ci sia anche il nostro mitico galletto Kikko. Purtroppo il caldo d'agosto gli è stato fatale e all'improvviso ci ha lasciati. Non sappiamo quale fosse la sua età, però con noi ha vissuto per più di un anno e mezzo e ha vissuto da re. Ciao piccola fenice, è stato bello conoscerti e averti come amico. Ci manchi tanto.

A Kikko

Aggiornamento doveroso!!

All'improvviso arriva Ciccio!!

Cinghialotto ferito dai cacciatori e abituato gli uomini che non è ritenuto idoneo ad essere rilasciato in natura e che ci è stato affidato per essere curato e tenuto al sicuro.
La sua fiducia negli umani, che comunque l'avevano accolto e prestato le prime cure, gli si è rivoltata contro..ma non del tutto..ha trovato noi!



Orto Antico

Finalmente la primavera fa capolino: le rondini sono tornate, gli alberi esplodono di gemme e fiori e le bestioline tornano operative!! Compresi noi!!

 Abbiamo trovato dei degni compagni al nostro pesco..

 i due albicocchi!!

 Le aromatiche son cresciute e quest'anno si aggiungono melissa, erba cipollina e lavanda.


 Questi sono i tre ciliegi che varranno spolpati all'istante al primo fruttino!!
 Kikko, the King!
 Lamponi!!
 Una delle 3 piante di mirtillo.

 Nursery: fragolina di bosco, fragola e talee di mirtillo e lampone.
 Pero. E Ombra.

 Il pesco casca quest'anno se ogni fiore è un frutto!!
Porri,

radicchietti,

cavolo nero..

e radicchio di Treviso.
Susino.
Risotto ortica e menta

Ora è il momento più bello..spuntano i fiori e le tante erbe spontanee commestibili e utili.
Una di queste è di sicuro l'ortica. Ricca di ferro e deliziosamente commestibile, ora inizia a crescere svettando le sue cimettine succose.
Quindi come prima cosa da fare per questa ricetta è uscire (nel vostro prato o facendo un giretto nelle zone un pò fuori mano e lontane dal traffico) e cogliere le cimette d'ortica comprese le prime 2 foglie sottostanti. Cogliamone un bel pò, tipo uno scolapasta grande pieno.
Cogliamo anche una dozzina di cimette di menta. (se non l'avete basterà procurarsi da qualche amico una piantina e metterla in vaso bello grande o piantarla a terra..si riproduce esponenzialmente!!)
Prendiamo le nostre cimine e tenendole nello scolapasta inseriamo tutto in una ciotola grande abbastanza o il lavello riempito d'acqua.
Per fare la mondatura consiglio di mettere almeno in una mano un guantino di lattice.
Riempite d'acqua, un cucchiaio di bicarbonato e un goccino appena d'aceto e lavatele per bene girandole e rigirandole. Levate l'acqua e rimettetela senza aggiungere altro. Altra lavata rimescolandole, poi sciacquatele bene sotto acqua corrente così sporco eventuale e spinetti urticanti se ne saranno andati.
Metterle in una pentole tagliuzzandole grossolanamente unendo un pò d'olio e un cucchiaio di dado veg fatto in casa.
dado veg home-made versione estiva e invernale.
ortichette e mentina

In un altra pentola, mettete acqua e un goccino di salsa di soia per fare un brodino.


Accendere entrambi i fuochi avendo l'accortezza di mettere il brodo nel fuoco più grande e a paletta mentre la pentola per il risotto nel fuoco più piccino e basso.
Aggiungere una o due mestolate di brodo alle erbe e far cuocere per una decina di minuti.
Quando le erbette saranno un pò scurite e morbide, aggiungete il riso. 
Di solito io ne faccio un pò di più per farne polpettine o tiballi con quello che avanza.
Io qui ho messo il riso Thai.


Far cuocere a fuoco basso aggiungendo via via il brodo caldo a bollore a mestolate fino a cottura mescolando spesso.


Una volta cotto, spegnete il fuoco e mantecate il risotto con un filo di olio extra vergine e una spolverata di lievito alimentare secco a scaglie.
Impiattate e magnate!!

Risottino ortica e menta d'Agripunk.


Quando l'uomo decide che non è più Natura

Piccolo sfogo sulle recenti esperienze, mie ed altrui.

Ci sono linci, in un posto bellissimo ma che non è la loro casa, che non possono essere reinserite in natura perché chi dovrebbe liberarle teme che possano aggredire un malcapitato escursionista.
C'era una mucca, anzi due, che hanno deciso di lasciare la stalla dove vivevano sfruttate per provare l'ebbrezza dei verdi pascoli e dei boschi ma che qualcuno non voleva libere perché aggressive.
C'è una mamma orsa braccata perché (in teoria) il fungaiolo di turno s'è avvicinato troppo ai suoi cuccioli in mezzo al bosco.
Ci sono altri 3000000 e più animali che sono rinchiusi in posti angusti per essere tenuti sotto controllo medico e comportamentale per i più svariati motivi e non sono considerati nemmeno degni di avere un nome.
Ci sono animali da affezione e animali da reddito: quelli da affezione non diventano mai da reddito (alla luce del sole) però quelli da reddito (salvo casi rari ed eccezioni) non possono essere considerati d'affezione.
Simpatico fu il veterinario capo dell'Asl di Arezzo, col quale discussi per un'ora durante un corso perché questo concetto è talmente limitante che la mia pur limitata testolina non voleva accettarlo, quando mi prese per i fondelli perché non concepiva il motivo del mio arrabbiarmi per questo.
La battuta "ma perché, vuoi andare in giro con i tacchini al guinzaglio??" è stata triste quasi quanto la faccia e il balbettio che seguirono la mia risposta "no, veramente li lascerei tranquilli a farsi la loro vita in santa pace".
Tutte queste cose mi hanno fatto riflettere su quanto siamo lontani e quanto VOGLIAMO tenerci lontani da quella che è la grande incubatrice di tutti e tutto: la natura.
Non sappiamo più convivere.
Siamo diventati ignoranti.
Non portiamo rispetto.
Abbiamo deliri di onnipotenza.
E ne siamo felici.
Leggevo ieri un commento (di un'animalista ahimè) che parlava appunto di boschi e animali selvatici scrivendo che da lei ci sono le linci e che non ridono mica tanto....ora, se nemmeno noi che pretendiamo di salvare gli animali sappiamo conoscerli, la cosa mi assume una gravità colossale.
Secondo la tradizione biblica, all'atto della creazione noi siamo stati creati per ultimi e visto il casino che abbiamo combinato, dopo un pò ci siamo meritati l'acclamato diluvio.
E non c'era ancora stata la Rivoluzione Industriale...
Io non sono cattolica, ma questa parte della Bibbia mi piace, lo ammetto.
Sia che si pensi alle teorie bibliche che a quelle evoluzionistiche, tutto porta al semplice fatto che siamo tutti originati dallo stesso succo, atto divino o brodo primordiale, e che siamo quindi una piccola particella di tutto un insieme di cose che permette quello che si chiama VITA su questo Pianeta.
Ma, evidentemente, ce lo siamo scordati.
Ad un certo punto abbiamo alzato muri e barricate tra di noi, qualunque senso abbia questo noi.
Ci suddividiamo per etnie, nazionalità, specie, sesso, orientamento religioso, musica che ascoltiamo, se ci piace la rucola oppure no.
Ognuno di noi pensa di essere nel giusto e per questo decide che gli altri sono brutti e cattivi e meritano mazzate e basta.
A racchiudere poi tutte queste piccole suddivisioni, ce n'è una grande grande che divide l'uomo da tutto il resto: la natura appunto intesa come animali, foreste, acque dolci e salate..insomma..TUTTO.
Non si concepisce più questo TUTTO come qualcosa del quale facciamo parte anche noi, ma si presume a priori che tutto questo TUTTO sia qui solo ed esclusivamente in funzione dell'uomo e che sia una cosa a parte del quale l'uomo stesso può farne a meno o sfruttarlo in virtù dei suoi interessi.
Le foreste vergini? Ma a che servono? Piantiamoci palme da olio per la grande distribuzione e alberi per fare il pellet dicendo poi che è fatto con il legname riciclato.
I laghi, mari e fiumi con tutti quei pesci? Ma scherziamo? Peschiamoli tutti tanto quando finiranno basta "allevarli" e inquiniamo pure che le fabbriche sono più importanti.
Gli animali selvatici e liberi nel loro habitat? E poi arriva uno che si sta facendo il suo giretto e viene aggredito da una lince/orso/gnu/leone/triceratopo? No no, portiamoli all'estinzione relegando qualche esemplare in parchi e zoo giusto perché uno possa fare una foto ogni tanto per dire "ecco, così è fatto un orso".
Animali selvatici ci sono anche qui da noi.
Una famiglia di caprioli viene a trovare i capretti tutte le sere, nella sponda del lago abita un simpatico istrice, in uno degli appezzamenti nei quali dobbiamo coltivare ci razzolavano i cinghiali ma io non li abbiamo più rivisti...o meglio ho visto i segni del loro passaggio ma nessuno di questi segni ha arrecato alcun danno o disagio a noi (volpe a parte che purtroppo ha colpito duro..ma poi come fai ad arrabbiarti con una volpe?).
E' vero, a volte vorresti essere onnipotente per fare tante cose buone, ma non lo sei..sei un piccolo essere umano che ha la fortuna o disgrazia di avere raggiunto il potere di decidere se preservare o distruggere quello che millenni di lava ed esplosioni hanno plasmato in maniera così perfetta.
Ovvio che se tu ti consideri ancora in cima alla catena alimentare, ti è difficile capire questo.
Ma immagina per un momento di essere solo, a mani nude nella savana con un branco di leoni vicino vicino..puoi sopravvivere come no, dipende da molti fattori..primo fra tutti se il leone ha già mangiato.
Il punto è questo: se il leone non ha fame, probabilmente ti ignorerà.
Oppure, se ha dei cuccioli, ti assalterebbe per farti fuggire se rappresentassi per loro una minaccia, ma anche in questo caso non è detto che tu abbia la peggio.
Se ha fame è un altro discorso..e lì vedi chi è davvero in cima alla catena alimentare.
Questa piccola metafora è per ribadire il concetto.
L'essere umano uccide per il solo gusto di uccidere:
se ha già mangiato, uccide;
se ha dei cuccioli, uccide a volte pure i suoi stessi cuccioli;
se ha fame, si reca al più vicino centro commerciale a prendere cadaveri uccisi da qualcun altro quindi comunque uccide.
E cerca di eliminare, controllare, ingabbiare tutti coloro che possono mettere in dubbio la sua presunta superiorità.
Ed è per questo che mentre creature meravigliose spariscono, noi che proviamo vergogna per il nostro stesso pelo che a loro ci lega, siamo 8 miliardi e stiamo mandando in cenere TUTTO.
Ricordiamoci chi siamo..ululiamo ogni tanto alla luna, scaviamo una buca con le mani, mangiamo la frutta e le bacche direttamente dalle piante..e ricordiamoci che non siamo i soli a vivere in questo pianeta, e che ognuno di questi abitanti merita rispetto e protezione da parte nostra come noi li pretendiamo da altri.
E la prima forma per farlo è conoscerli nel loro intimo.
Siamo parte di una grande cosa e abbiamo un potere.
Usiamolo per la giusta causa.








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